Maria Dell’Acqua, l’ultima delle donne della miniera…

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Maria Dell’Acqua vive a Cantarino.  Ha 93 anni ed ogni giorno, mattina e sera, scende dal secondo piano del Palazzone dove abita per occuparsi della Chiesetta del Minatore che cura come se fosse casa sua. Oggi, si presenta come una donna forte ma lo era ancora di più quando lavorava per la Montecatini alla miniera di Cabernardi. E’ stata così forte lungo tutta la sua vita che teme di non poter assistere all’inaugurazione del Parco Archeominerario senza emozionarsi. “Troppi ricordi – afferma – tanti belli e tanti brutti”. Belli come le feste, l’amicizia, i pani di zolfo dove si cuoceva il pranzo. Brutti quando si ricorda degli incidenti, del duro lavoro, di quando suo marito rimase in galleria per quaranta giorni e sopratutto di come da “sepolto vivo” fu punito e dovette emigrare a Charleroi e lavorare nella miniera affianco a quella del Bois di Cazier a Marcinelle. Quella miniera di charbon belga dove l’8 agosto 1956 persero la vita 262 uomini, di cui 136 italiani e solo in 13 si salvarono.

La redazione di Sassoferrato.tv

 

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