Santa Barbara, tradizione, memoria ma anche uno stimolo per nuove idee: il geoparco Unesco

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img_9179Sassoferrato – Quest’anno Monsignor Stefano Russo e Don Alberto Castellani, per la prima volta, hanno concelebrato la messa nella parrocchia di Cabernardi in occasione della festa di Santa Barbara. Un momento bello ed intenso dove il nostro Vescovo ha sottolineato la tenacia che accomuna la Santa ai minatori nello “scavare” alla ricerca del “prezioso”. Una festa molto partecipata che, come ogni anno, ha visto il sindaco Ugo Pesciarelli con l’associazione La Miniera onlus depositare una corona per chi ha perso la vita nella miniera di zolfo.

Però a fare da collante con le varie anime della Santa rimane il img_9272Dipartimento di Scienze della Terra, della Vita, dell’Università Carlo Bo di Urbino. Un’idea firmata dal professore Rodolfo Coccioni che raduna, da tredici anni, in un luogo sempre diverso, la festa dedicata alla Santa. L’edizione 2016 si è svolta a Novafeltria, paese ormai migrato in Romagna e tra geologi, minatori, artificieri, marinai, presente una folta delegazione di Cabernardi, capeggiata dal Presidente dell’Associazione la Miniera onlus, Patrizia Greci, dall’ex presidente Giuseppe Paroli e da don Alberto. La festa è stata anche l’occasione di riparlare del progetto del geoparco Unesco Catria Nerone che individua nel territorio che img_9197corre dallo Strega sentinate fino al Nerone, un patrimonio paesaggistico di pregio scientifico ed ambientale di richiamo per un turismo ambientale, ricreativo e didattico che dunque coinvolge il parco archeominerario di Cabernardi.

Véronique Angeletti@civetta.tv

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