So quel che mangio 5: Roberta Fileni e l’esperienza del bio nelle Marche
Diventare azienda di riferimento a livello nazionale investendo sul territorio, sperimentando soluzioni alternative e valorizzando l’identità marchigiana non solo è possibile, ma può diventare un vero e proprio punto di forza.
La storia del gruppo Fileni ne è l’esempio lampante. Nel 2000 la Fileni decide di fare una scelta audace ma lungimirante realizzando una filiera biologica per la produzione di carni bianche da affiancare alla filiera convenzionale dell’azienda. A distanza di 16 anni la scommessa può considerarsi vinta. Oggi il gruppo Fileni è arrivato ad essere il 1° produttore italiano di carni avicole biologiche e la 3° impresa per fatturato nel mercato avicolo italiano.
Roberta Fileni – figlia dello storico fondatore Giovanni Fileni – ha ripercorso l’esperienza Bio dell’azienda di famiglia intervenendo nell’incontro “Il biologico, futuro delle Marche” svoltosi mercoledì presso la Sala Raffaello della Regione Marche.
“Il Biologico per la Fileni è un’esperienza che comincia 15 anni fa, – racconta Roberta Fileni – ma oggi, più di allora, il consumatore percepisce e sa che mangiare bene fa stare bene, quindi c’è molta più attenzione per i cibi di qualità”. E prosegue: “É stato faticoso arrivare a questo livello, sono state fatte tante prove ed anche tanti errori, ma oggi abbiamo delle conoscenze ed un know-how non facili da replicare”.
Nelle Marche attualmente Fileni detiene 21 centri di allevamento biologici per un totale di 34 strutture localizzate fra le province di Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno. Qui gli animali vengono allevati per un numero di giorni quasi doppio rispetto all’allevamento tradizionale (dagli 81 ai 100 giorni) razzolando su terreni non trattati con fertilizzanti o pesticidi. Allevatori ma anche fornitori di materie prime bio (cereali e legumi per mangimi) rigorosamente marchigiani al fine di raccontare il territorio attraverso la qualità dei prodotti finali. Tanto è vero che da quest’anno è possibile trovare sulle confezioni l’etichetta “Il Sapore delle Marche” con la quale si indica che il prodotto Fileni è realizzato totalmente nelle Marche.
“Indicare che la nostra produzione viene dal territorio ci da molto in termini di qualità e credibilità – spiega Roberta Fileni – per questo stiamo cercando di aumentare ulteriormente le sinergie con i coltivatori e allevatori locali. Vogliamo guardare lontano senza muoverci da casa: questo è il nostro motto. Quello che vorrei rimanesse è l’apertura e la disponibilità a lavorare insieme e ad essere un’azienda che prova, sperimenta nuovi prodotti e si confronta sulle problematiche. Costruiamo insieme qualcosa di importante per la nostra regione”.
Mirco Niccolini@riproduzione riservata
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