Bartolo, una figura cardine per il diritto e non solo
Sassoferrato – In questi giorni, per merito del professor Galliano Crinella, sulla scia tracciata da Padre Stefano Troiani (articolo biografico qui), è stato inaugurato un convegno su Bartolo da Sassoferrato. Una figura importante che ha segnato la storia del diritto e che Sassoferrato intende rievocare tra gli assets per la sua promozione come spiega in questo video lo stesso professor Crinella.
Sassoferrato – Si è tenuto lo scorso 13 Maggio presso Palazzo Oliva il convegno “Aspetti del magistero giuridico di Bartolo da Sassoferrato“, a margine della presentazione del primo volume “Bartolo da Sassoferrato“, volume che inaugura la collana di Studi Bartoliani.
Il testo contiene 11 saggi, redatti da storici del diritto, proposti in occasione del settimo centenario della nascita del giurista celebrato nei due Congressi sentinati di Studi Umanistici del 2013 e 2014. La raccolta è stata curata dagli studiosi Giovanni Rossi dell’Università di Verona e Victor Crescenzi dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, con un importante contributo del giovane Sassoferratese Manuel Fiori, laureando in filosofia presso l’Università di Bologna, che ha curato l’indice dei nomi.
I lavori si sono aperti con i saluti di Galliano Crinella, presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Piceni Bartolo da Sassoferrato, che ha ricordato Padre Stefano Trojani, scomparso da poco meno di due mesi, presidente onorario dell’Istituto.
Il professor Crinella ha inoltre ricordato a tutti quanto “Sassoferrato sia fortemente rilevante in almeno quattro campi, perché oltre a essere la città natale di Bartolo, uno dei più insigni giuristi del XIV secolo, e maggiore esponente della scuola giuridica dei commentatori, è città del Salvi, conosciuto anche come il Sassoferrato, uno dei maggiori esponenti della scuola barocca del ‘600, è ricca di archeologia, con il Parco Archeologico di Sentinum, uno sei siti più rilevanti delle Marche, ed è stata culla feconda per l’umanesimo classico.” Inoltre, nelle sue vesti di Presidente, auspica che “l’istituto Internazionale di Studi Piceni Bartolo da Sassoferrato possa avviare con questo convegno un nuovo percorso alla riscoperta di questa importantissima figura storica, motivo d’orgoglio per tutta la città di Sentinum“.
Presenti il Vescovo Giancarlo Vecerrica e il Sindaco Ugo Pesciarelli che ha ringraziato il Vescovo per “aver sempre sostenuto l’Istituto che evidenzia l’importanza e la concretezza di quest’opera perché ovunque siamo chiamati a svolgere le nostre funzioni, dobbiamo farlo nella giustizia e nella legalità per garantire, soprattutto alle nuove generazioni, un futuro migliore“.
“Il mio motto – ha risposto don Giancarlo – è sempre stato quello di valorizzare il positivo, venerdì 27 Maggio farò la Messa di saluto in cattedrale, e dirò quanto sono soddisfatto di questa mia direzione pastorale che mi ha portato a tanti incontri fortunati e positivi come quest’odierno. Bartolo – ha concluso – aveva il motto “legere in legem”, che ad oggi è valido e prova che si può essere creativi stando nella legge e non al di fuori“.
Francesco Calasso, insigne storico del diritto, ha definito Bartolo da Sassoferrato “uno dei più grandi giuristi della storia, se non forse il più grande”.
Mentre Victor Crescentini ha sottolineato uno degli aspetti interessanti del suo magistero giuridico. Ossia il fatto che “di solito al progresso o regresso del diritto concorrono diversi fattori. I risultati del diritto sono quelli di un tessuto sociale che Bartolo continua a richiamare in quanto individualità ed è stato l’unico giurista a dare il nome a un metodo di studio, il bartolismo, mai tramontato in Europa”.
“Bartolo è riconosciuto globalmente nella tradizione giuridica come il paradigma del giurista, persino quando ci si è posti in chiave critica rispetto alla sua persona, ancora si può pensare a innumerevoli lavori da fare sul suo materiale, come catalogarne i manoscritti” ha concluso Giovanni Rossi, storico del diritto che ha evidenziato quanto “la scienza giuridica medioevale ha trovato in Bartolo colui che recupera, sistematizza e alla fine offre il materiale giuridico, il suo approccio è stato moderno perché ha saputo alternare lo studio alla pratica“.
Lorena Podera@riproduzioneriservata
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