Il Salva Punto nascita esiste ed è un format che rafforza l’entroterra montano

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20160621_121542Fabriano – Carte sul tavolo e patti chiari sul punto nascita. Il reparto maternità e ginecologia dell’Engles Profili è salvo. Merito della cittadinanza, dei comitati, che caparbi e tenaci sono scesi in campo ovunque; merito degli amministratori che non hanno esitato a sfidare i loro partiti congelando tessere e sfidando pubblicamente i vertici; merito anche dell’ospedale Engles Profili che, a differenza di altri nosocomi, è un ospedale vero composto da reparti fondamentali come il pronto soccorso, la rianimazione, la chirurgia, la medicina che salvano la vita. Organigramma che in fondo ha, da subito, svuotato quel problema “sicurezza” troppe volte utilizzato per giustificare la chiusura della ginecologia e della maternità.

Pertanto, riconosciuti i meriti di ognuno, occupiamoci del Piano salva punto nascita. Un piano che persegue determinati obiettivi da raggiungere nell’arco di due anni. Un biennio al termine del quale si valutano i risultati e si prendono di conseguenza provvedimenti. Il che significa che ognuno è chiamato a fare la sua parte e che, nel caso di fallimento, questa volta non potrà essere per colpa della politica.

IMG_6422Intanto l’accordo tra il punto nascita dell’Ospedale Profili di Fabriano e il Salesi di Ancona siglato pochi giorni fa dal direttore generale ASUR Marche dott. Alessandro Marini e dal Direttore Generale Azienda Ospedaliera Unica di Ancona dott. Michele Caporossi inganna con la sua semplicità. Operativamente è complesso. Mettere a sistema due realtà con le sue equipes così diverse non è facile. Inquadrarle ancora più difficile. Ed ecco giustificata la gestazione delle sei settimane.

Senza entrare nei dettagli – il documento completo qui – in pratica l’accordo persegue importanti obiettivi. Il primo quello di accreditare il personale sanitario Age.n.as., acronimo del sistema di verifica della formazione continua di chi lavora nel reparto sia nella pratica clinica sia nelle sue scelte organizzative. Insomma l’accordo tiene conto dei crediti formativi e dunque cancella parte di quel famoso “rischio sicurezza” legato alla crescita professionale che gravava sul reparto quando lo si voleva chiudere.

La nuova organizzazione inoltre consente ai professionisti di occuparsi di un maggior numero di parti. È ‘“l’economia di conoscenza” che le normative nazionali affermano non sia possibile raggiungere se tra le mani il professionista non si occupa di almeno cinquecento parti l’anno. Sul piano pratico l’accordo Profili-Salesi dà la “possibilità per i professionisti di mantenere/consolidare o acquisire le conoscenze e le abilità necessarie alla realizzazione e alla prosecuzione in qualità e sicurezza delle specifiche attività a prescindere dal numero degli attuali parti”.

Infine il progetto mira ad incrementare l’appeal del punto nascita di Fabriano per aree orogeograficamente disagiate. Tradotto, al Profili dovrebbero rivolgersi le future mamme del comprensorio di San Severino, Matelica e anche chi nel comprensorio spontaneamente si rivolge extraregione.

Ed ecco il perché quest’accordo riposa su uno sgabello a tre gambe – per riprendere la metafora suggerita dal dottor Vinicio Arteconi, ginecologo fabrianese conosciuto non solo per il suo parlare chiaro ma anche per le sue “veggenze”.

Uno sgabello dove una gamba è la politica che però la sua parte l’ha fatta costringendo la direzione sanitaria regionale ad elaborare un accordo di collaborazione tra gli ospedali.

Un’altra gamba è la direzione sanitaria stessa, che non solo deve creare condizioni ottimali e di crescita per il personale sanitario investendo in risorse umane ma anche in strumentazioni. E sembra che già effetti ci siano poiché sei nuove figure ostetriche, oltre le sei già presenti, sono state assegnate al reparto maternità e ginecologia del Profili garantendo l’H24 al reparto a partire da questo mese. Come si sta perfezionando l’inserimento di un pediatra.

La terza gamba è il personale ospedaliero delle due unità che dovranno redigere un regolamento attuativo, definire, condividere, omogeneizzare, comparare, promuovere le procedure cinico-gestionali, i protocolli, l”audit ecc. Un lavoro di squadra che richiede tanta buona volontà.

Aggiungerei però una quarta gamba. Quella sicuramente più problematica. L’allargamento del bacino d’utenza. Perché l’accordo non consente a Fabriano di rimanere ferma a 400 parti. Deve crescere e varcare quel confine dei 500. Pertanto il Profili deve sedurre l’utenza di Matelica e di San Severino Marche. Un piano di penetrazione che l’accordo stesso prevede di attivare con un'”adeguata e rassicurante comunicazione alla popolazione target interessata, sino ad oggi destablizzata da una comunicazione spesso incompleta e discontinua”.

Regione 1Un problema, quello della comunicazione, però che sa di pretesto. Qui c’entra anche l’amore dei cittadini per il proprio paese. La battaglia per gli ospedali è stata trasversale. Come quelli di Fabriano anche quelli di San Severino Marche si sono battuti per il loro nosocomio. Ma mentre per il Sant’Eustachio non c’è stata alternativa, per il Profili un accordo è stato trovato per la semplice ragione che ha tutti i reparti ospedalieri fondamentali. Il che svuotava ogni dubbi sulla sicurezza del paziente,

Pertanto il vero compito sarà quello di far capire alla cittadinanza, ai medici e ai pazienti che la partita va ben al di là dell’orgoglio di avere un proprio reparto ma che si svolge in un campo dove deve prevalere il gioco di squadra: quello della gente dell’entroterra montano.

In primo luogo perché la dimostrazione che l’accordo sul punto nascita di Fabriano funziona dà il via ad un format, tutto da copiare, una formula collaudata per garantire il mantenimento di altri reparti a rischio in altri ospedali altrettanto a rischio.

In secondo luogo poi perché quel gioco di squadra dimostrerebbe che la provincia dell’entroterra montano esiste, è’ coesa e non è una riserva indiana da gestire a colpi di deroghe o da premiare con delle concessioni. Ha ecorisorse che fanno reddito e Fabriano ne è il naturale geografico baricentro. E lo dimostrerebbe raggiungendo gli obiettivi di questo accordo Profili-Salesi sul suo Punto Nascita.

Véronique Angeletti@riproduzione riservata

Video reporter e montaggio Civetta.tv:

Saverio Spadavecchia@riproduzione riservata

 

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