32^ Festa del Cacciatore

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Festa del cacciatoreSassoferrato – Torna la Festa del Cacciatore, quest’anno giunta alla sua 32^edizione, il 7/8/9 agosto 2015 presso il Parco giochi al Piano di Frassineta. Tre serate all’insegna della musica, del divertimento e ovviamente dell’enogastronomia, con specialità di cacciagione e non, pizza e, novità di questa edizione, la crescia da gustare con dolci e salati. In realtà le attività legate alla festa sono iniziate già domenica scorsa, 2 agosto, con la gara per cani da penna, la cui premiazione si svolgerà durante la serata finale domenica 9 agosto.
Una festa quella del cacciatore che deve la sua longevità, sicuramente al gruppo degli organizzatori, un gruppo unito non solo dalla comune passione per la caccia, attività molto sentita nel sentinate, ma anche dalla volontà di “stare in mezzo alla gente per far capire loro che il cacciatore ama il territorio, in cui pratica la sua passione”. Un elemento fondamentale per la buona riuscita della festa è senza dubbio la presenza delle donne, molto spesso le mogli dei cacciatori, che per tre giorni deliziano con le bontà della cucina tradizionale.
Oltre al divertimento e alla voglia di stare insieme l’organizzazione della festa del cacciatore ha anche lo scopo di finanziare progetti come “la salvaguardia del territorio, il ripopolamento della selvaggina e tutto ciò che gira intorno al mondo degli animali” come spiega nel nostro breve video Renato Zucca, presidente della locale sezione della FIDC. Da annoverare tra questi progetti “Il Ludriano”, il centro di addestramento per cani da seguita con lepre, inaugurato a Sassoferrato nel mese di luglio, unico per estensione nella provincia di Ancona, nato per addestrare i cani alla difficile pratica della caccia alla lepre.
L’invito a partecipare alla festa, come si legge nel manifesto, è aperto a tutti, cacciatori e non e forse, specialmente questi ultimi, sono maggiormente i benvenuti, invitati quanto meno a conoscere più da vicino un mondo, quella della caccia, di cui non condividono le ragioni.

Pamela Damiani

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