Penelope Marche, l’associazione per le persone scomparse fa suo il caso di Emilio Vincioni

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Penelope MarcheFabriano – Subiscono per primi la rottura di una coppia ma più di tutto l’egoismo di un genitore. Sono 454 i bimbi italiani portati all’estero senza il consenso dell’altro parente. Vittime della sottrazione internazionale di minori che
Penelope Marche

La storia…

Emilio è un bancario che, ad un meeting, incontra lei, laureata, quarantenne, su un’isola in Grecia. Un colpo di fulmine, un fidanzamento lampo e la decisione di sposarsi e di vivere insieme nel sentinate. Un sogno d’amore coronato quasi subito dall’arrivo di una bambina che lei fa nascere nella Penisola Ellenica per avere vicino i suoi parenti. Poi posticipa il ritorno e, dopo un po’, annuncia che non rientrerà nelle Marche. Per Emilio inizia la discesa agli inferi.
Sono tre anni che va dai tribunali italiani a quelli greci. Avanza a colpi di sentenze, finché arriva il parere – contraddittorio – della Corte di Giustizia Europea: «A prescindere da tutto, se un bambino nasce in un Paese, si può ritenere che la sua “residenza abituale”, ossia il centro dei suoi interessi affettivi ed economici, sia nel paese in cui è venuto al mondo e non dove i suoi genitori avevano stabilito la residenza del nucleo familiare vivendo e lavorando entrambi da oltre due anni». Poi il colmo: da un anno Emilio è un italiano senza passaporto. Non ha il consenso – la firma – della moglie straniera e l’Italia non lo rinnova.
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«Oggi mi batto – dichiara Emilio – per fare il padre e a nome di tutti i genitori dilaniati da una storia tale quale alla mia, ma anche affinché l’Italia si renda conto che il suo compito è tutelare i propri cittadini avendo a disposizione mezzi semplici per farlo».
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Lo sostiene Marinella Colombo, autrice del libro “La tutela oltre la frontiera”, esperta riguardo agli aspetti legali del fenomeno della sottrazione internazionale dei minori e della Convenzione La Haye. «Non servono straordinari sconvolgimenti – spiega – ma informare correttamente le amministrazioni, gli avvocati, i giudici degli articoli, degli iter e fare pressione per modificare la ratifica italiana della convenzione fatta nel 1994 affinché l’Italia sia un paese che tuteli i minori italiani e non i genitori stranieri».
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Sul caso l’Onorevole Luca Paolini della Lega ha già presentato un’interrogazione in Parlamento «è surreale – afferma – che il mancato rinnovo del passaporto sia motivato dall’assenza del consenso del congiunto che ha sottratto un bambino. Nello stesso tempo sto lavorando sulla riforma degli assegni divorzili perché siano finalmente parametrati al costo della vita laddove la donna straniera è andata a vivere».
Véronique Angeletti@civetta.tv
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