Il cicloturismo può rilanciare il territorio?

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Manifesto (1)Sassoferrato – Un derby tutto sassoferratese quello fra i sostenitori della pista ciclabile versus i tifosi del ripristino della linea ferroviaria. Un costruttivo momento di confronto si è svolto sabato 4 febbraio presso la sala conferenze del MAM’S, nel corso di un incontro dal titolo “Una pista polifunzionale come motore per lo sviluppo dell’entroterra. Quale futuro per il nostro territorio?, organizzato dal Gruppo Ciclistico AVIS Sassoferrato in collaborazione con il movimento FaSaPe (FabrianoSassoferratoPergola), formato da alcuni cittadini che, dopo aver constatato lo stato deprecabile in cui versa la tratta ferroviaria Fabriano-Pergola, circa tre anni fa si sono uniti interrogandosi sul modo migliore di utilizzarla per ottenere ricadute positive sul territorio.convegno pista ciclabile Sassoferrato
Nel corso del pomeriggio, dopo i saluti del sindaco Pesciarelli, si sono avvicendati al microfono – ottimamente coordinati dal dottor Daniele Baldassari – il dottor Andrea Gubbiotti, l’architetto Carlo Brunelli, il professor Valerio Temperini e Alberto Mazzini come rappresentante della Regione Marche, in sostituzione del previsto assessore al Turismo Moreno Pieroni.
Si è posta in particolare evidenza la notevole espansione del mercato turistico, oggi diventato in gran parte “turismo esperienziale”, ovvero non inteso esclusivamente come attività rilassante, ma come un modo per allargare i propri orizzonti sperimentando esperienze nuove e perfino uniche, sollecitate da un target che vuole offerte sempre più coinvolgenti e personalizzate. I flussi globali sono in aumento, ci si muove di più e per periodi più brevi, ma più densi di esperienze. Il turista, sempre più autonomo ed esigente, vuole riappropriarsi delle origini, va alla ricerca del cibo sano, dell’aria pulita, dei luoghi incontaminati. Il turismo diventa “green” ed è attento alla salvaguardia dell’ambiente, quindi la creazione di reti ciclabili che permettano di muoversi in modo ecosostenibile, ma che producano importanti risvolti non solo economici ma anche sociali – migliora la sanità pubblica, serve ai disabili – sarebbe un considerevole passo in avanti nella promozione del territorio.
convegno pista ciclabile Sassoferrato_2Il cicloturismo può costituire il rilancio delle aree interne. Sassoferrato, optando per la riconversione della ferrovia in ciclovia, si troverebbe al punto di snodo di varie reti ciclabili che si stanno realizzando o sono già operative in zone circostanti quali la Vallesina, gli Appennini e il Conero, reti che possono prevedere diversi tipi di percorsi – rurali, naturalistici, urbani, enogastronomici, culturali – e dare impulso ad attività commerciali dedicate, rappresentando inoltre una vetrina per le aziende del territorio. La pista, che i sostenitori intendono come infrastruttura polifunzionale, dovrebbe pertanto costituire il raccordo che collega vari punti di interesse, turistico ma non soltanto.
treno a vaporeI patrocinatori del ripristino della linea ferroviaria sono invece favorevoli sia all’attivazione del transito ordinario, auspicandone anche il collegamento con Urbino, sia alla creazione di offerte turistiche che prevedano il viaggio a bordo di locomotive storiche – sul modello della cosiddetta Transiberiana d’Italia che viaggia fra Abruzzo e Molise – le quali percorrerebbero il tragitto Fabriano-Pergola permettendo di entrare in contatto con le eccellenze artistiche, archeologiche, artigianali e storiche che la zona offre, e di gustare le specialità enogastronomiche della zona. La proposta si amplia con il progetto di aprire un “Museo della Vaporiera”, dove esporre materiali d’epoca nonché l’antica locomotiva a vapore. Il modo per realizzare una felice sintesi fra le due proposte – secondo Giovanni Pesciarelli, da decenni molto attivo nella difesa della ferrovia – sarebbe quello di dotare il treno storico di apposite griglie per trasportare le biciclette con cui gli escursionisti, durante le soste nelle varie località di particolare interesse – sito archeologico di Sentinum, Museo dei Bronzi Dorati di Pergola, Museo della Miniera di Cabernardi, Museo della carta e della filigrana a Fabriano e molti altri luoghi turisticamente attraenti -, potrebbero muoversi in assoluta libertà.
L’importante è prendere una decisione, il più possibile condivisa, e muoversi in fretta perché – afferma Daniele Baldassari – “abbiamo un territorio che può diventare il nostro petrolio. Non si può e non si deve perdere questo treno. La presenza potenziale di un percorso ciclabile utilizzabile anche per altre iniziative – dicono -, riteniamo che possa essere un anello importante per lo sviluppo economico dei comuni che si affacciano sulla valle del Sentino e non solo”.

Pamela Damiani@civetta.tv

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