Luca, il campione di Rotondo, premiato dal Consiglio Comunale Sentinate

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Luca MancioliSassoferrato – Luca è un campione. Un campione della corsa. Corre veloce come il vento ma nessuno lo sa. Un giorno, mentre fa l’ora di sport all’Istituto Agrario Vivarelli di Fabriano, Patrizia Paleco, la sua insegnante se ne accorge. E Luca, corre ancora più veloce. Dea, la sua mamma, Renato, il suo Papà ed Alessandra, sua sorella, lo iscrivono allora alla Polisportiva Mirasole dove trova tanti amici, di quelli che come lui amano sfidare il Luca Manciolitempo. In pista, ai suoi fianchi non manca mai Massimiliano Poeta dell’Atletica Fabriano,  il suo allenatore e poi Eros Biagioli che cura la sua preparazione fisica.

Un giorno Luca veste i colori della Fisdir, della Federazione Sport Disabilità Intellettiva Relazionale, che lo porterà lontano lontano. Ad Ancona, a Cagliari, nelle Azzorre, a Roma e pure in Sud Africa. Il mese prossimo andrà a Firenze. A casa colleziona record, medaglie, trofei. È campione del mondo sui 100 e sui 200 metri, è recordman italiano, europeo. Corre da solo, in staffetta. Poco gli importa essere primo o secondo. Il suo motto è il principio del barone de Coubertin, “l’importante è partecipare” ed  il campione di Rotondo, il Mancio, a rivelarsi il gentleman della corsa.

Véronique Angeletti@riproduzione riservata

PALMARES.. a cura di Federica Stroppa

Stagione 2010/2011 – Ancona Campionati italiani, medaglia d’oro nei 60 metri piani juniores in 9”71. Successivamente a Cagliari si laurea Campione italiano juniores nei 100 metri piani in 14”88. Viene convocato in nazionale ai primi Campionati Europei IAADES (Federazione dedicata ad atleti con la sindrome di Down) dove conquista la medaglia d’argento nei 100 metri con 14”67.

Stagione 2011/2012 – Campionati italiani medaglia d’oro nei 60 metri piani con 9”34. Campionati mondiali IAADS Azzorre/Portogallo – 100 metri piani (quarto posto). Nella staffetta 4×100 sarà medaglia d’oro e record mondiale con 1’00”80. Nella 4×400 il Mancio conquista il titolo mondiale ed il record. Macerata Campionati Assoluti outdoor campione italiano juniores nei 100 e 200 metri; nei 200 metri (è la sua specialità) conquisterà il titolo italiano assoluto con il tempo di 31”37.

Stagione 2012/2013 – Campionati Italiani Indoor Ancona: medaglia d’oro in 8”76 conquistando il titolo di campione italiano e nuovo record italiano. Nei 200 metri sarà pure medaglia d’oro e nuovo record italiano con 30”85. Nei 100 metri piani si laurea campione italiano ritoccando il proprio record in 29”25 e stacca il biglietto per i campionati Europei IAADS che si svolgeranno a Roma. Nella giornata conclusiva Luca è il primo a far suonare l’inno di Mameli conquistando la medaglia d’oro e il record del mondo sui 200 metri con il tempo di 29”37 record tolto al portoghese Goncalves.

Stagione 2013/2014 – Ancona Campionati italiani Indoor argento nei 60 metri in 8”82. Nei 200 metri piani però conquista il titolo italiano e nuovo record indoor in 30”44. Con questa affermazione riceve l’attribuzione del 2° Trofeo FISDIR PIETRO MENNEA. Nella prima edizione conquista due medaglie: 100 metri piani 13”86 nuovo record mondiale. Nella staffetta 4×100 l’Italia e il nostro Mancio sono d’argento. A fine stagione, viste le sue prestazioni a livello nazionale l’U.S.S.I. (Unione Stampa Sportiva Italiana) conferirà a Luca Mancioli il Premio Speciale della Stampa “Sportivo dell’Anno USSI Marche 2014”.

Stagione 2014/2015 Campionati italiani Indoor Ancona (Categoria Tf21) 60 metri piani vede primo il Mancio che la spunta in 8”83 come pure nei 200 metri l’atleta sassoferratese ha la meglio con il tempo di 30”65, titolo sempre più nelle sue mani a livello nazionale. Con questa ultima prestazione per il secondo anno consecutivo Luca viene insignito del 3° Trofeo FISDIR PIETRO MENNEA. Al 7° campionato Italiano di Atletica FISDIR per i mondiali, in Sud Africa a Bloemfontein, nella 4×100 conquista una bella medaglia d’argento. Stesso pregiatissimo metallo nella gara individuale dei 200 metri,  correndo in un ottimo 29″90, preceduto al traguardo soltanto da un imprendibile atleta del Costa Rica.  

 

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