“Imperatrice d’Irlanda: Il naufragio delle speranze”

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Novantasei anni fa dieci emigranti di Sassoferrato

furono coinvolti nell’affondamento del piroscafo inglese “Empress of Ireland” Nove di essi persero tragicamente la vita

di Euro Puletti

Il 29 maggio di quest’anno ricorrerà il novantaseiesimo anniversario di un’immane tragedia del mare: la terza sciagura marittima civile di tutti i tempi, pare, per numero di vittime, dopo quella del Titanic e del Lusitania. Il 28 maggio 1914, infatti, uno “steamer”, cioè un piroscafo inglese, che si chiamava RMS (‘Royal Mail Steamer’, cioè ‘piroscafo della posta reale’) “Empress of Ireland” (‘Imperatrice d’Irlanda’), mollati gli ormeggi dal porto di Québec city, nel Canada francofono, per far rotta su Liverpool, in Inghilterra, dopo appena 9 ore e 42 minuti di navigazione, nel Golfo del Fiume San Lorenzo, per la fittissima nebbia, all’una e 20 del mattino, del 29 maggio, entra in collisione con la nave da carico norvegese Storstad, stracolma di carbone, ed affonda, con il suo carico di 1.477 vite umane, in appena 14 minuti. 1.012 persone, almeno una ventina delle quali di presumibile nazionalità italiana, annegano sùbito, e, fra esse, 134 bambini.

Fra i deceduti italiani, vanno annoverati ben nove abitanti di Sassoferrato (AN), cui s’aggiunge, qui, l’unico sopravvissuto sassoferratese.

Il Dottor Antonio Bellucci, sassoferratese, ex assessore comunale, mi comunicò, infatti, nell’anno 2004, desumendole da un rapporto, recante la data del 7 luglio 1915, conservato nel Municipio di Sassoferrato, ma stilato, a Montréal, dalla società di navigazione Canadian Pacific Railway, i seguenti dati anagrafici, relativi a tali sventurati abitanti di Sassoferrato.

 

Essi rispondevano al nome di:

1. Luciano Bellucci, di anni 33;

2. Nazzareno Biondi, di anni 24;

3. Luigi Minardi, di anni 20;

4. Lorenzo Piermattei, di anni 19 (gli ultimi tre, tutti abitanti nella frazione di Frassineta);

5. Adele, Ameriga, Amerigo, Angelo e Luigi Vagni, tutti registrati erroneamente, nella lista dei passeggeri di terza classe, con il cognome di “Vagre”;

6. Domenico Pierpaoli, di anni 37 (l’unico sassoferratese, come accennato, ad essere scampato alla tragedia marittima, la terza -pare- più spaventosa di tutti i tempi, per numero di vittime).

 

Luciano Bellucci, figlio di Carlo e di Teresa Martarelli, nato a Sassoferrato il 13 luglio 1881, prima dell’inabissamento del citato transatlantico, risultava domiciliato tra il capoluogo di comune e Monterosso, dove faceva, di mestiere, l’agricoltore. Il Bellucci era, inoltre, coniugato con Maria Orlandi. Dagli archivi informatici del sito Internet www.ellisisland.org, apprendiamo come Luciano Bellucci sbarcasse nel porto di New York, nell’anno 1910, all’età di 29 anni.

Nazzareno Biondi, figlio di Giuseppe e Carlucci Carolina, nato a Sassoferrato il 19 ottobre 1890, celibe ed agricoltore, prima di perire nel naufragio, era residente in località Frassineta.

Luigi Minardi, figlio di Sabatino e Pigna Angela, nato a Sassoferrato il 21 febbraio 1894, celibe ed agricoltore, anteriormente al decesso nel naufragio del bastimento, era dimorante nella frazione di Frassineta, in località Guardiola n. 80.

Lorenzo Piermattei, figlio di Vincenzo e Becchetti Santa, nato a Sassoferrato il 22 settembre 1895, celibe ed agricoltore, prima di soccombere nel naufragio, era, anch’egli, residente nella frazione di Frassineta, ma, a differenza del compaesano Minardi, in località Valitosa n. 67.

Adele Vagni (nata, a Sassoferrato, forse da Angelo Vagni, nel 1904 ed avente, dunque, appena 10 anni al momento del naufragio), Ameriga Vagni, Amerigo Vagni (probabilmente così battezzati, gli ultimi due, in onore dell’America, in cui erano, forse, venuti al mondo), Angelo Vagni (nato, a Sassoferrato, nel 1870 ed avente, dunque, 44 anni al momento del naufragio) e Luigi Vagni, tutti quanti membri di un’unica famiglia, quasi interamente inghiottita dalle acque, famiglia residente a Sassoferrato, ma non, tuttavia, forse, d’origine sassoferratese. Altri Vagni sassoferratesi, forse parenti di quelli citati, i quali, dalla consultazione del sito web www.ellisisland.org, risultano emigrati negli Stati Uniti d’America, sbarcando ad Ellis Island, cioè nel porto di New York, sono i seguenti: Anna Vagni, nata a Sassoferrato, nel 1876, e sbarcata, ad Ellis Island, nel 1907, all’età di 31 anni e Mariano Vagni, nato, a Sassoferato, nel 1869, e sbarcato, ad Ellis Island, nel 1899, all’età di 30 anni.

Dalla lettura dell’atto succitato, si evince come l’unico sassoferratese, sopravvissuto a tale tragedia del mare, fosse Domenico Pierpaoli, nato a Cave di Gaville di Sassoferrato nel 1877, ed approdato, al porto di New York, nel 1909, all’età di 32 anni. Due delle figlie di quest’uomo, Eulalia ed Ines, rintracciate grazie all’aiuto della gentile signora Stefania Pierpaoli di Gaville e di suo padre, mi riferirono, alcuni anni or sono, come il babbo Domenico si sarebbe sottratto alla morte, insieme ad un compagno, solo grazie ad un salvagente, avvistato assai per tempo, e sarebbe restato, per ben ventiquattro ore, in acqua. Il Pierpaoli si ricordava, poi, delle centinaia di mani tese verso di lui, che tentavano, vanamente, d’aggrapparsi alla sua ciambella, e ad ogni altra cosa che riuscisse a galleggiare, mentre, mors tua vita mea, chi si era già assicurato a questi precari oggetti fluttuanti, faceva del tutto per far loro mollare la presa. Il Pierpaoli riferiva, inoltre, commosso, che, fra la miriade di naufraghi, la quale, vociante, lo attorniava, vi erano anche moltissimi bambini piangenti. Quest’uomo coraggioso, benché, anch’egli, giunto allo stremo delle forze, si prodigò per portare soccorso. Il suo fisico riportò, però, danni permanenti dalla lunga esposizione alle gelide acque ed “arie” fluviali.

Per l’essenziale contributo fornito alla redazione di questa ricostruzione storica, in virtù delle preziose notizie reperite, e messe a disposizione, si ringraziano sentitamente il Dottor Antonio Bellucci, l’allora Assessore alla Cultura Dennis Luigi Censi, il Signor Marino Ruzziconi ed i funzionari tutti dell’Ufficio anagrafico del Comune di Sassoferrato.

Euro Puletti

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