Incontro pubblico a Palazzo Oliva sul tema “Medaglie e frammenti di vita – Giovani del Risorgimento sassoferratese che, insieme a molti, altri ci resero liberi figli d’Italia”

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giovani risorgimento

Giovani del risorgimento

Interessante appuntamento storico-culturale in programma venerdì otto giugno, alle ore 21,00, nella sala convegni di Palazzo Oliva. “Medaglie e frammenti di vita”, questo il titolo dell’incontro pubblico nel quale verranno ricordati i tanti sassoferratesi, soprattutto giovani, che contribuirono alla nascita della libertà, dell’indipendenza e dell’unità d’Italia. Relatore dell’incontro, promosso con il patrocinio del Comune di Sassoferrato, il prof. Vittorio Becchetti. Quella che verrà illustrata da Becchetti è una ricerca storica che prende in esame il periodo compreso tra la nascita della prima Repubblica Romana, avvenuta nel 1798, e il 1861, anno dell’Unità d’Italia. «La sfida del Risorgimento – spiega al riguardo Becchetti – è quella di parlare da sudditi in un’Italia “espressione geografica” (Metternich) a cittadini di un’Italia libera, unita e indipendente; L’impegno e la lotta di tanti crescono nei decenni dell’800, in particolare nel “lungo ‘48”, definito “Il Risorgimento Caldo”, fino a quando nasciamo con una Patria il 17 marzo 1861. Sassoferrato – aggiunge – offre un contributo importante in quel processo storico e la piccola Repubblica che era nel Medio Evo ora vuole essere parte di una Nazione e di uno Stato unitario, solidale, con i popoli che aspirano alla libertà, come, ad esempio, la Polonia di allora. Molti – conclude Becchetti – vengono decorati, ma sono presto dimenticati e, pertanto, nell’incontro di venerdì ricorderemo la loro generosità e “la fratellanza che vengono meno oggi, nell’Italia che invoca la disunità” (Emilio Gentile)». Un tema, quello del Risorgimento Italiano, estremamente attuale in quanto l’unità nazionale viene continuamente messa in discussione e quindi ha necessità di ritrovare, in quelle motivazioni ideali, una sua attualizzazione. La manifestazione sarà introdotta dal saluto del sindaco Ugo Pesciarelli.

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