L’Avis di Sassoferrato riserva l’8 marzo solo alle donatrice

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Avis Sassoferrato 8 marzo

Sassoferrato – ​Una donazione tutta in rosa questo venerdì 8 marzo all’Avis di Sassoferrato. Riservata esclusivamente alle donne. Per festeggiarle, è ​una giornata speciale, ma anche risvegliare l’attenzione di tutti sull’importanza del “donare il sangue”.

Una solida realtà la sezione sentinate di Sassoferrato. Forte di ben 44 soci collatoratori, a registro vanta 562 donatori che hanno fornito l’anno scorso 898 sacche di sangue e 130 sacche di plasma. «In realtà. – spiega Sonia Artegiani, il presidente dell’associazione- ​​l’anno scorso si sono cancellati 32 donatori ma si sono iscritti 17 nuovi e dunque ne abbiamo persi solo 15 ma il dato ​rimane comunque preoccupante».

Per l’Avis sentinate, le motivazioni del calo sono da attribuire alla crisi lavorativa che ha generato preoccupazione nelle persone e dunque perdita d’interesse e il fatto che tanti lavoratori che hanno mantenuto il posto, si sono trovati nella necessità di non chiedere permessi, che potevano mettere in crisi l’azienda.

Ma è sulla constatazione che esisteva un gap di nuovi iscritti nella fascia 18-24 e 25-34 anni che l’avis sassoferratese ha elaborato nuove politiche come il progetto “Coloriamo” che ha coinvolto intere famiglie o la creazione di borse di studio. Il frutto di un concorso riservato l’anno scorso ai neo diplomati ​ed​ un premio di 200 euro. Base della valutazione: il punteggio ottenuto ​dal nuovo donatore a​ll’esame di maturità, alla lode e al maggior numero di donazioni dirette o raggiunte dai propri genitori. Premiati nella prima edizione 2018: Valerio Donnini e Daniele Boldrini entrambi giovani donatori e Eleonora Cesandri di Genga, figlia di donatore.

«Iniziativa – aggiugne Sonia Artegiani – abbinata ad una campagna pubblicitaria con dei manifesti e a un progetto presentato nelle scuole elementari e medie che gode del supporto degli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Sassoferrato- Genga. Docenti che ringrazio per il loro contributo nel aiutarci a costruire una coscienza solidale nei più giovani».

Nella foto Cristina Zatti, Daniela Ranucci. M.Letizia Rossetti, Daniela Poiani, Beatrice De Angelis. Sonia Artegiani, Rosella Garofolim Rota Totto. Simona Gobetti, Anmna Gasperini, la Dottoressa Simona Mulattieri e l’infermiera Paola Pettinelli.

Véronique Angeletti@civetta.tv

PERCHÉ DARE IL SANGUE…

 1-   Il sangue non è riproducibile in laboratorio, ma è indispensabile alla vita (servizi di primo soccorso, in chirurgia, nella cura di alcune malattie anche oncologiche e nei trapianti)

2-   Tutti domani potremmo avere bisogno di sangue per qualche motivo. La disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo di solidarietà da cui ognuno può attingere nei momenti di necessità.

3- Le donazioni di donatori periodici, volontari, anonimi, non retribuiti e consapevoli… rappresentano una garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona.

4-    Donare il sangue è un gesto di solidarietà.

Oggi, nonostante la scienza e la medicina abbiano fatto passi da gigante, del sangue non si può fare a meno. Ma anche il plasma è indispensabile. In proposito, l’Avis fa quel tipo di prelievo su appuntamento per cui chi dona plasma oggi è privilegiato, non essendo costretto a fare code.

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