#Fabriano : No degli autisti del 118 per il trasferimento di giorno ad altri Punti Nascita

Fabriano – Bocciata e pure al centro di un esposto la nuova logistica studiata per rimediare alla chiusura  del Punto Nascita. Non passa la richiesta agli autisti delle ambulanze del 118 dell’Engles Profili  di essere disponibili di giorno per trasferire eventualmente pazienti da Fabriano ai punti nascita degli altri ospedali. Incassa il veto secco delle Rsu Funzione Pubblica Cgil Area Vasta2. E nonostante il provvedimento sia temporaneo – la sentenza definitiva del Tar è fissata al 22 maggio – mercoledì 27 marzo, a firma di Valentino Tesei (Rsu di Fabriano), Giacomo Mancinelli (Jesi) e Salvatore Viscio (Filottrano) è stato inviato un esposto che chiede l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro di Ancona.

«Innanzitutto – spiegano  i tre delegati – denunciamo un comportamento palesemente antisindacale. Le rappresentanze non sono state informate né dell’intento né della circolare. Ma poi, chiedere maggior disponibilità di giorno agli autisti non è assolutamente previsto dall’articolo 28 del contratto nazionale e crea anche un danno erariale alla regione. Il costo di questo servizio in più, e non previsto, – puntualizzano – va ad attingere ad un fondo che il 31 dicembre 2018 ha già un disavanzo di 932mila euro».

I tre delegati confermano inoltre che sul tavolo tecnico dell’AV2 – si è svolto in Ancona mercoledì – indirettamente è approdato il caso del possibile trasferimento del personale Asur dagli ospedali di comunità di Sassoferrato e Filottrano a quelli per acuti di Fabriano e Jesi.

Tavolo dove erano presenti i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Fials, Nursind, Usb e Fis, le Rsu e i dirigenti della sanità anconetana.

«L’altro ieri è stato preannunciato che, per mancanza di infermieri e Oss,  è impossibile fare un piano ferie. Ieri, l’Asur ha informato l’AV2 che le assunzioni a tempo determinato di infermieri si faranno utilizzando la graduatoria pronta di Marche Nord. Il che dimostra che l’avviso pubblico solo titoli dell’AV2, quello indetto a luglio 2018 e che doveva costruire una graduatoria solo anconetana, è ufficialmente lettera morta».

Per i tre sindacalisti «rientra nel boicottaggio sistematico dei processi di reclutamento al fine di rendere sempre più difficile reperire personale e giustificare prima o poi la delega alla sanità privata della gestione delle strutture residenziali sanitarie. Ossia li reparti delle Cure Intermedie e le Rsa di Sassoferrato e Filottrano».

Véronique Angeletti@civetta.tv