Alla ricerca del lago che non c’è…
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La doppia notizia è stata data domenica scorsa ad un convegno organizzato dall’Associazione per la Valorizzazione del monte Strega durante la bella festa dove il paese celebrava la patata di Montelago.

Un museo a ciel aperto raro in Italia che lo studio dei pollini dovrebbe ulteriormente confermare.
«Il paleolago – dichiara il sindaco Ugo Pesciarelli – è già stato inserito con la miniera di zolfo di Cabernardi come geosito nel nascente geoparco dell’Appennino nord marchigiano che stiamo costituendo con gli altri otto comuni dell’area interna Appennino Basso Pesarese Anconetano (Apecchio, Piobbico, Acqualagna, Cagli, Cantiano, Frontone, SSAbbondio, Arcevia ndr). E’ una scoperta dalle grosse potenzialità –conclude-. Non solo come perno di un polo scientifico e didattico base di lavoro per studiosi ed esperti ma anche perché lega lo Strega con gli altri geositi dell’Appenino; dà un’identità unica a questa porzione dell’Appennino; ci aiuta a conservare l’integrità dell’ambiente e a valorizzare i luoghi; e, in prospettiva, come meta per studenti ed appassionati dal punto di visto turistico e sociale è economicamente interessante. » Allo studio per l’anno prossimo un itinerario specifico.
Véronique Angeletti @riproduzione riservata

Fonte: Studio del Geologo Andrea Dignani
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