No al trasferimento dei pazienti per le ferie

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Presidio Ospedaliero Sant'Antonio Abate SassoferratoSassoferrato  – Alzata di scudi contro la decisione dell’Area Vasta2 di trasferire posti letto, pazienti e personale dai reparti di Cure Intermedie e dalla Rsa dell’ospedale di comunità sentinate al nosocomio di Fabriano. Il fatto come afferma il direttore Maurizio Bevilacqua che «il provvedimento sarà effettivo solo per un tempo limitatissimo, dal 1 luglio al 15 settembre» non rassicura nessuno. Con il pretesto delle manovre estive, si teme una riduzione del numero dei posti letto assegnati al Sant’Antonio Abate e dunque un ennesimo taglio di servizi. Servizi fondamentali in questo caso: i reparti delle cure intermedie e della Rsa sono preziosi per le famiglie per gestire la post acuzie dei loro malati.
«Ogni anno è la stessa storia  – protesta Rossano Moscatelli del sindacato della funzione pubblica Uil -, nel periodo estivo la mancanza di personale sanitario e socio-sanitario provoca una contrazione dei servizi e posti letto. Si sceglie di ridurre i servizi nonostante nell’Asur Marche ci siano graduatorie valide per tamponare le legittime ferie del personale dipendente. Un problema che tutti i sindacati volevano affrontare già dal 25 maggio chiedendo un incontro.» Poi attacca: «La sanità non va in vacanza e non si può far pagare lo scotto della disorganizzazione dell’Area Vasta2 ai pazienti. I problemi organici devono essere risolti senza trasferire i malati dal Sant’Antonio Abate all’Engles Profili. Inoltre – aggiunge – abbiamo forti dubbi sulla legittimità dei spostamenti di personale da Sassoferrato a Fabriano, poiché sarebbero in contrasto con le regole regionali sulla mobilità del personale.» 
Intanto dal palazzo comunale sentinate, una seconda lettera di protesta è stata recapitata a tutte le Istituzioni coinvolte: «la  risposta della direzione sanitaria – commenta il sindaco Ugo Pesciarelli – giustifica  il provvedimento con l’esigenza di garantire il periodo di riposo al personale infermieristico ma conferma come la carenza proprio di personale infermieristico si sia manifestata dall’inizio dell’anno. Il che evidenzia una inadeguata gestione delle risorse umane dalla direzione dell’Area Vasta2. Inoltre, non c’è una risposta alla mia richiesta di attivare una procedure di urgenza per acquisire fisioterapista e infermieri. Il che eviterebbe l’accorpamento e gli inutili ed inevitabili disagi per i pazienti nel periodo in cui è invece ancor più indispensabile la continuità di quest’importante servizio.»
Una battaglia dove il sindaco sassoferratese non è solo. Gode dell’appoggio della Lista civica “Per Sassoferrato” che, dai banchi dell’opposizione, gli chiede di convocare un consiglio comunale aperto e anche della solidarietà degli altri otto comuni dell’area interna Appennino Basso Pesarese – Anconetano  uniti in una strategia per mantenere una rete efficiente di servizi  al fine d’incentivare le famiglie a rimanere nei paesi e aiutare concretamente gli anziani.
Véronique Angeletti@civetta.tv

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