Ci ha lasciato la prof Vitaletti, la staffetta dei partigiani nascosti sul Monte Strega

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WhatsApp Image 2017-08-04 at 11.13.59Sassoferrato – Ad accompagnarla alle 9 di venerdì 4 agosto, fino alla sua ultima dimora, sono stati in tantissimi. Consapevoli che con la sua dipartita se ne va un testimone della lotta per la libertà, della resistenza, del miracolo economico. Una novantenne lucida anche sui pregi e difetti dell’era internet.

Una vita piena ed intensa quella di Diana Boldrini, classe 1925, conosciuta come la professoressa di lettere e di latino Vitaletti, sposa del dentista Marcello. La raccontava con umiltà, en passant, come se era da tutti essere stata la staffetta durante l’occupazione tedesca di suo padre, Diego Boldrini, il Comandante della resistenza Ferruccio. Come se fosse un compito tra i tanti quello di portare messaggi, cibi e pure armi a quel pugno di partigiani nascosti in cima al Monte Strega. Certo, riconosceva che era stato un miracolo non essere stata fucilata, quel giorno, quando una pattuglia tedesca la fermò sul ponte di Santa Maria. Forse legato al fatto che era in compagnia di Padre Angelo Mazzini e che nessuno avrebbe pensato che quella ragazza dagli occhi color cielo avesse una borsa piena di armi e munizioni. <<Ringrazio il mio sangue freddo – svelò un giorno, in un incontro pubblico riservato allo scrittore partigiano sentinate Woner Lisardi – la mia voce non tremò, ma appena girato l’angolo, sicura che non potevano vedermi, le ginocchia mi tradirono e mi accasciai.>>

IMG-20160602-WA0003Dopo una laurea in lettere a La Sapienza di Roma, si sposa e diventa da quel momento la professoressa Vitaletti. Per trenta anni insegnò latino, italiano, francese alle medie e al liceo scientifico dando una sua impronta a generazioni di Sassoferratesi. Convinta che la cultura rende libero l’uomo e la storia va studiata perché è esperienza di vita.

Attraverso i suoi figli Marina, Cinzia e Claudio e i nipoti Arianna, Francesco, Stefano e Michele, Diana Boldrini non ha mai smesso di essere presente nel tessuto del paese. A modo suo, con forza e discrezione, tale quale al suo fazzoletto rosso che la nipote Arianna ha voluto portare al collo durante il funerale della nonna.

Véronique Angeletti@civetta.tv

Ciao professoressa Vitaletti e grazie 

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