Lo storytelling dell’open day di Melano in un nome e cognome: Francesco Biocco

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1684_DSCF2931Fabriano – Di nuovo chi meglio di Stefano Balestra può raccontare l’open-day della fabbrica di Melano, polo dove si concentrano i piani cottura per l’area Emea. La racconta a modo suo…da giornalista-sindacalista-operaio che sa il fatto suo e ha quell’occhio attento per l’operaio che presta la sua forza lavoro, il cittadino con tutti i suoi diritti e l’uomo con la sua dignità.

 

 


16665967_10210623729703519_7104152044886674559_oLo storytelling dell’inaugurazione odierna del rinnovato stabilimento della Whirlpool di Melano potrebbe essere tranquillamente riassunto in un nome e cognome: Francesco Biocco. Entrato a Melano pressoché ragazzo nel lontano 1978, è stato invitato sul palco, a fianco del viceministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova, del presidente Whirlpool Emea e vice presidente Whirlpool Corporation Esther Berrozpe, di Davide Castiglioni amministratore delegato Whirlpool Italia e vice presidente operazioni industriali Whirlpool, del sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, a fine cerimonia nel simbolico taglio del nastro nell’ideale varo della Melano 2.0, con il grado di lavoratore con più anzianità lavorativa del sito Whirlpool, e i colleghi in maniera tanto spontanea quanto genuina e sincera, si sono scatenati in uno scrosciante applauso nei suoi confronti, scandendo il suo nome, tanto da far rimanere sorpresi anche i vertici aziendali per cotanto calore e affetto. Ha in pratica viaggiato nella macchina del tempo dall’evoluzione del plant, fino al 2006 dedito alla produzione di frigoriferi. Da Merloni Elettrodomestici, passando per Indesit Company e oggi Whirlpool Emea. Ma forse è colui che meglio di ogni altro riesce a essere l’icona di quel DNA vincente oggi enfatizzato, di uno stabilimento, oggi modello e vanto di queste terre scarnificate negli anni scorsi dalla crisi che ha divorato tanti posti di lavoro. Uno stabilimento che al di là dei “santi in Paradiso” – qui, infatti, sono passati Sandro Pertini e Papa Giovanni Paolo II°, due giganti dei nostri tempi – nei quasi cinquanta anni di vita, grazie al suo DNA vincente e a quello dei tanti lavoratori che ne hanno fatto parte, ha saputo resistere in passato a vari tentativi di chiusura, non ultimo quello del 2013, ha saputo resistere al terremoto del 1997, ma anche resistere alle gomitate della globalizzazione dei giorni nostri, superando in maniera brillante la riconversione di metà anni 2000, passando dai frigoriferi ai piani cottura in vetroceramica, alle cucine e poi ancora ai piani a gas. Tutte sfide vinte con risultati brillanti, con ottime performances, grazie soprattutto a quel DNA vincente, una combinazione di saper fare, tenacia, passione, orgoglio, caratteristiche ereditate dal metal-mezzadro, la mitica ed indimenticata figura dell’operaio contadino che oggi Francesco Biocco ha saputo rappresentare in nome di tutti i colleghi.

 Stefano Balestra dl http://fimcislmelano.blogspot.it/

 

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