Festa di Santa Barbara – appuntamento al parco archeominerario di Cabernardi

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santa-barbara-2Sassoferrato – Domenica 4 dicembre, Cabernardi, e tutto il comprensorio legato alla miniera di zolfo, sono in festa. Si inizia alle ore 9 con la colazione al circolo Acli dei Minatori, la messa alle 10 celebrata dal Vescovo Monsignore Stefano Russo a Santa Maria delle Spinelle alle 11, il deposito presso la cappellina dedicata alla Santa di una corona di alloro in onore dei morti in miniera. La processione con la statua della Santa, guidata da Don Alberto Castellani, è prevista alle 15,15 e si snoda dalla chiesa parrocchiale al parco archeominerario di Cabernardi. In chiusura una sana e robusta merenda con un fuoco d’artificio che – voci ben informate -sostengono sarà particolarmente spettacolare. Presente durante tutta la giornata la banda musicale Città di Sassoferrato.

Come da tradizione dunque, Cabernardi ridiventa il centro vitale della Santa Barbara. Quest’anno ancora più degli altri considerando che la Santa non è più festeggiata a Rotondo, Catobagli, Pergola o in Arcevia e quest’anno non lo sarà a Cantarino per colpa del sisma. Una festa molto conviviale a cui però Cabernardi ha da sempre voluto deliberatamente dare un taglio più avvincente. Ricavando nella festa un momento destinato a rinvigorire ed arricchire la memoria. Eventi che, negli anni, hanno intessuto una cultura dei luoghi e dei fatti che fanno la differenza tra una comunità che coltiva i ricordi ed un’altra che s’interroga sulla propria storia.

le-stagioni-di-thil-page-001Quest’anno, il momento intenso di riflessione è stato delegato alla scrittrice Marinette Carla Animobono che sabato 3 dicembre, alle 16, nell’auditorium del Parco, parlerà del suo libro, “Le stagioni di Thil”. Diciotto racconti sulla sua infanzia alla fine degli anni Cinquanta in Lorena, nel nord-est della Francia. Pensieri, verità, problemi, ricordi di un popolo immigrato per necessità che fece crescere la propria famiglia inseguendo le vene del carbone attraverso gli occhi di una bimba incurante del rapporto economico ed antropologico tra francesi, la comunità degli italiani fuori patria, quelli in patria e gli altri immigrati. Nata in Francia da genitori di origine italiana, i cui nonni, originari delle Marche, alla fine degli anni ’20 sono emigrati. Quelli di parte materna andarono in Francia; quelli di parte paterna in Lussemburgo. Ha vissuto e studiato in Francia e conosce bene le difficoltà legate all’integrazione per essere vissuta in un mondo popolato soprattutto di migranti. Dal 1975 vive in Italia, prima a Firenze poi ad Ancona, dove tuttora abita.

Una lettura che di nuovo palesa quanto il comitato che guida attualmente l’associazione La Miniera onlus e i ragazzi dell’associazione Palio della Miniera di Cabernardi siano decisi ad inseguire gli intenti ed il ritmo di cui la coppia Giuseppe Paroli – Don Dario Marcucci hanno intriso ogni loro idea. Dalla raccolta di foto e cimeli nacque il museo dello zolfo; dal recupero stesso della festa della Santa Barbara, le memorie; dalla costituzione dell’associazione La Miniera onlus,  il pieno sostegno della comunità al recupero di quello che oggi si chiama parco archeominerario della miniera di zolfo di Cabernardi. Insomma solide realtà nate dai sogni tenaci di questi due visionari. La Santa Barbara gode del patrocinio del comune di Sassoferrato e fanno parte del comitato organizzatore la Parrocchia Santa Maria delle Spinelle, l’Ass. Culturale “La Miniera” onlus, l’Ass. Palio della Miniera di Zolfo, il Circolo Acli “Ex Minatori”.

Véronique Angeletti@civetta.tv

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