Il patrimonio librario di Fonte Avellana in rete con le biblioteche comunali

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20160902_174728Serra Sant’Abbondio – L’atto di per sé potrebbe passare inosservato. Dopo tutto è una semplice convenzione che unisce una biblioteca di proprietà di monaci a una rete di biblioteche comunali. Salvo che quella siglata, ieri, dal Presidente dell’Um Catria Nerone Francesco Passetti e dal Priore camaldolese dom Gianni Giacomelli non è banale. Sancisce la nascita del nuovo Sistema bibliotecario che unisce le biblioteche comunali di Acqualagna, Apecchio, Cantiano, Frontone e Serra Sant’Abbondio al patrimonio librario di una delle più belle, storiche, monumentali e preziose biblioteche d’Italia: quella del Monastero Santa Croce di Fonte Avellana.

20160902_174749La convenzione, di durata triennale, perfeziona una collaborazione iniziata nel 2013 con un progetto sulla riscoperta, il riordino e la catalogazione dei fondi antichi, finanziato dalla Regione Marche, ma persegue da oggi obiettivi determinanti per la crescita del comprensorio montano pesarese e non solo: “promuovere iniziative atte a favorire la conoscenza del patrimonio culturale – commenta Francesco Passetti – stimolare forme di partecipazione e di cittadinanza attiva da parte delle organizzazioni e dei singoli, proporre programmi ed approntare strumenti per la crescita ed il rafforzamento degli istituti culturali esistenti nonché la promozione di nuove iniziative progettuali.”

La convenzione affida la gestione tecnico-amministrativa a Gianluca Cespuglio del servizio Cultura dell’UM e la direzione tecnico-scientifica a dom Cesare Bovinelli. L’esperto bibliotecario ed archivista, Francesco Amadori, che ha coordinato le attività del Sistema Bibliotecario fino ad oggi, fa anche lui parte del progetto.

Questo nuovo sistema bibliotecario – precisa Passetti – è già inquadrato nella strategia dell’area interna dell’Appennino Basso Pesarese – Anconetano dove il Monastero di Fonte Avellana, tempio del sapere e della cultura dal 982, rappresenta un perno, un baricentro, un riferimento in questo comprensorio che, oltre ai sei dell’UM del Catria Nerone, include anche Sassoferrato, Arcevia e Piobbico e si trova all’incrocio dei percorsi turistici, ambientali e religiosi di maggior interesse.” “Far parte di un tale progetto – precisa il priore Giacomelli – prosegue nel compito che per vocazione è del Monastero e ufficializza in qualche modo la nostra presenza sul territorio.”

Véronique Angeletti@civetta.tv

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=Yt_SyFtRhbw

 

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