Dieci mostre per il Castello di Genga
|Genga – Non solo grotte. Genga si risveglia e complice una navetta che parte dal parcheggio centrale per salire in Castello s’inserisce con originalità nel binomio Frasassi – San Vittore. Il progetto è firmato dal comune che festeggia quest’anno la 25 esima edizione dell’Expo Genga e dell’associazione “Sulla Pietra di Genga”.
L’idea è di intrecciare varie iniziative coinvolgendo mura, antri, chiese, palazzi e piazze e già mette a segno un risultato: quello di aver dato un appeal nuovo ad un paese per troppo tempo a margine dei flussi incanalati nella gola e nel parco regionale.
In sintesi è la somma di tante idee simpatiche e anche intriganti perché coniugano storia, tradizioni, cultura, enogastronomia e paesaggio per il piacere dei piccoli e pure dei grandi. Perni sono il museo e l’annuale mostra sul pontificato di Leone XII. Il primo con una doppia variante: l’occasione di ammirare il dono recente dell’artista Gabriele Mazzara di una copia-scultura fedelissima della Venere di Frasassi – stalattite alta 9 cm che risale al Paleolitico finora visibile solo in video – e quello di osservare le opere dei dieci finalisti in concorso nel premio “Dalla Venere alle Veneri”. L’altro perno è la chiesa di San Clemente e la straordinaria mostra sul Conclave del 1823 che elesse Annibale della Genga al soglio pontificio col nome di Papa Leone XII, curata dallo storico dell’arte Ilaria Fiumi Sermattei e dal professore Roberto Regoli. Straordinaria perché dentro la chiesa, oltre ai soliti documenti, il visitatore vive l’elezione attraverso la cronaca giornalistica delle grandi manovre che animarono il collegio cardinalizio e fuori incontra a grandezza naturale i protagonisti della corte papale. Sedici personaggi tutti da scoprire dalle funzioni altisonanti come il “comandante delle Guardie Nobili” o più prosaiche come “lo scopatore segreto”. Il catalogo della mostra è stato pubblicato questo mese dall’Assemblea Legislativa della Regione Marche. La mostra farà tappa a Roma quest’inverno.
Sul piano della cultura, Genga gioca un ambo intelligente: un focus sull’arte del maestro cartaio fabrianese Sandro Tiberi e una personale del pittore Massimo Volponi, artista che lavora quadri dipinti sulla sabbia. Mentre per parlare di tradizioni, gli organizzatori hanno puntato su tre carte: una mostra fotografica della Pro Loco sulla propria comunità di ieri e di oggi; attrezzi della cultura rurale e contadina sparsi per il paese: spazi video al ricco patrimonio del museo delle Arti e Tradizioni popolari di Sassoferrato e a quello delle arti monastiche di Serra De’ Conti. Infine vari punti di degustazione e vendita di prodotti tipici. Poi se si aggiunge che ogni giovedì ci sono aperitivi letterari con autori marchigiani, è chiaro che Genga da quest’anno intende farsi finalmente notare.
Véronique Angeletti@civetta.tv
- Mostra sul Conclave del 1823 per l’elezione di Papa Leone XII
- Mostra sugli attrezzi rurali in collaborazione con il Museo delle Tradizioni Popolari di Sassoferrato
- Mostra di Prodotti Tipici
- Mostra del maestro cartaio fabrianese Sandro Tiberi
- Mostra personale dell’artista Massimo Volponi
- Mostra “Come eravamo” della Pro Loco di Genga
- Mostra delle opere finalisti al primo premio di Genga “Dalla Venere alle Veneri”
- Mostra all’aperto di sedici protagonisti del conclave
- Mostra sulle “arti monastiche” del comune di Serra De Conti
- Infine in mostra uno dei grandi protagonisti di Genga, il suo paesaggio
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