Fabriano, multe record per la raccolta differenziata

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Sono ben ottanta complessivi tra quelli da 100 euro per le abitazioni singole e da 300 euro per i condomini, i verbali notificati in appena tre mesi dai due ispettori ambientali entrati in servizio per conto del Comune ed intenti a controllare la raccolta differenziata. E’ dunque più che mai nel vivo la fase sanzionatoria dell’ente pubblico, anche perché gli ultimi dati confermano che resta decisamente lontana la quota del 65% imposta dall’Unione Europea per evitare richiami e possibili aumenti dell’ecotassa.

 

Nel dettaglio i rilievi dell’anno in corso elaborati dal consorzio Cir33 riferiscono che fino a luglio compreso la media di differenziazione è del 47,8%, appunto largamente inferiore alla soglia minima richiesta dall’Ue e appena superiore al dato del 2011 quando si chiuse l’anno al 45,7. Già a gennaio 2012 non si è andati oltre al 47%, mentre a febbraio si è saliti al 50, a marzo scesi al 47, ad aprile fermi al 48, a maggio di nuovo in discesa fino al 45, a giugno al 28 e a luglio al 47. Insomma, un andamento abbastanza regolare nella sua evidente lontananza dal quorum fissato dall’ente comunitario, che pone Fabriano in posizione non certo degna di un comune capofila tra le realtà dell’entroterra.

 

A maggior ragione se si considera che il porta a porta è entrato in funzione ormai da oltre tre anni. Sempre secondo i dati forniti dal consorzio Cir33, la media mensile di Fabriano del 47,8% nell’anno in corso è sensibilmente inferiore alle realtà limitrofe, quali la virtuosa Cerreto d’Esi che arriva al 61,7% e Sassoferrato che fa registrare un discreto 53,2% sempre nei dati da gennaio a luglio compreso. Insomma, la città perde il derby del senso civico con i comuni dell’hinterland, sebbene c’è pure chi sta peggio come Serra San Quirico ferma al 43,2% e Genga ancora più giù, ovvero al 34,1%.

 

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