Addio a Tommaso Paolucci direttore artistico del Teatro del Sentino

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Tommaso Paolucci

Ha destato profonda commozione e sconcerto nell’Amministrazione comunale e nella comunità locale la prematura scomparsa di Tommaso Paolucci, spentosi ieri ad Ancona all’età di sessant’anni. Coniugato con la sassoferratese Paola Giorgi, vicepresidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche, e padre della quattordicenne Agnese, Paolucci ricopriva da quattro anni l’incarico di direttore artistico della stagione di prosa del Teatro del Sentino e da tre quello di direttore della Scuola comunale di recitazione.
Paolucci era una figura di spicco nel panorama teatrale italiano. Laureatosi in architettura all’Università di Milano, si era poi formato come organizzatore e amministratore alla Scuola del Piccolo Teatro dello stesso capoluogo lombardo. Una carriera artistica, la sua, contraddistinta da numerosi e prestigiosi incarichi e da collaborazioni artistiche con grandi personaggi del teatro. Tanto per fare qualche esempio, negli ultimi anni (dal 1999 al 2006) aveva ricoperto il ruolo di direttore del Teatro Stabile delle Marche e poi, dal 2007 al 2010, quello di direttore artistico del Sistina di Roma. Numerosi anche i successi in qualità di regista, dalla sua prima “firma” del ’93 nello spettacolo “Arlecchino servitore di due padroni” fino alla recentissima commedia musicale “Brava!” con Anna Mazzamauro.
Un artista a tutto tondo, un professionista di grande valore, dunque, ma anche e soprattutto un uomo dalle grandi qualità morali ed umane, dalla simpatia straripante, dalla dolcezza e dalla sensibilità d’animo non comuni. Qualità che ha messo in mostra anche a Sassoferrato nella sua duplice veste di direttore artistico delle stagioni di prosa, tutte di alto livello, e di responsabile della Scuola di Teatro che conta quest’anno, tra bambini, ragazzi ed adulti, ben settantadue iscritti.
Paolucci era apprezzato dai suoi allievi con i quali aveva stabilito un forte e reciproco legame d’affetto e di stima. Per loro è stato un maestro, ma anche e soprattutto un amico. In due anni ha diretto i suoi allievi in tre spettacoli, tutti all’insegna del successo: “Le avventure di Giannino detto Ganburrasca”, “Sogno di una notte di mezza estate” e “Gatti”. Purtroppo, il destino gli ha impedito di portare a compimento l’ultimo lavoro (“La Piazzetta”, di Carlo Goldoni), iniziato a novembre con gli allievi del corso adulti, che sarebbe dovuto andare in scena il 18 e 19 aprile prossimi.
«Tommy era una persona straordinaria – dice uno degli allievi del corso per adulti – che mi ha fatto riscoprire la gioia di vivere e con la quale condividevo una visione romantica della vita».
Particolarmente commossi per la morte di Paolucci il sindaco Ugo Pesciarelli e l’assessore alla cultura Massimo Bardelli, secondo i quali «la scomparsa dell’artista lascia un grande vuoto nella comunità locale, soprattutto in quella più “vicina” al teatro, in quanto Paolucci, con il suo infaticabile, appassionato e competente impegno di questi anni ha contribuito a dare impulso alle attività culturali ed artistiche e lustro all’immagine della città».
L’Amministrazione Comunale esprime ai familiari sentimenti di cordoglio e solidarietà.

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