All’orto si aggiunge un frutteto ma chi li ferma più i bimbi del Rodari

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12999727_10209104775757554_1516697357_o (1)Sassoferrato – Ortolandia, il progetto didattico che vede i bambini coltivare un vero orto biologico con il principio della biodiversità agraria nel giardino della scuola dell’infanzia sentinate Gianni Rodari si è arricchito di un albero di ciliegio, di un fico e di due viti. Questa volta maestre e bimbi sono stati aiutati da due papà, da un nonno e anche dall’esperto giardiniere Stefano Chiavarini. Di nuovo, gli alunni delle classi Coccinelle e Leprottini hanno zappato, scavato e poi piantato “ piante che hanno sei anni – commentano le maestre. Il che significa che quando i primi frutti nasceranno questi bambini saranno alla Scuola Primaria. E saranno loro che per primi assaggeranno i frutti perché sono i Padrini di Ortolandia e dunque devono essere i primi ad assaggiarli”.

12962444_10209104779117638_2086918007_o (1)Il progetto di Ortolandia continua ad essere uno dei perni della didattica delle maestre Donatella, Lucia, Luciana e Stefania. Iniziato con il concorso indetto l’anno scorso dall’Assam, acronimo di Agenzia Servizi Settori Agroalimentari delle Marche, anche se sull’idea di un orto biologico ci lavoravano già da diversi mesi – le maestre – hanno visto il loro progetto finanziato in sementi della tradizione contadina delle Marche con tanto di doppio percorso formativo e di scambio d’esperienze presso la scuola Binotti di Pergola per loro maestre. Scuola che da diversi anni lavora con i suoi alunni su un orto biologico sotto la guida di un agricoltore del posto. Un lavoro che ha richiesto da parte dei bimbi di lavorare in squadra e resi consapevoli che sono loro responsabili per primi dell’ambiente e soprattutto quanto il genuino è importante per la loro salute. Hanno imparato a seminare, trapiantare, collegare paesi e prodotti come la cicerchia a Serra de Conti, o riconoscere la patata di Montelago,il mais ottofile di Roccacontrada, hanno pure affrontato il problema delle consociate, ossia delle piante amiche e nemiche, coinvolto la sapienza dei nonni ed acquisito nuove abilità nell’ utilizzare attrezzi.

12970300_10209104782477722_36857922_oCon questo piccolo frutteto. il progetto prosegue ed è importante perché dimostra che la continuità didattica non è solo questione di matematica o di italiano ma anche nella costanza della scuola a far conoscere ai piccoli che i saperi non sono solo nei libri.

Véronique Angeletti@riproduzione riservata

 

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