Signora salva due gattini gettati in un cassonetto dei rifiuti

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Nella foto un'immagine di repertorio

Nella foto un’immagine di repertorio

Acqualagna – Signora salva due gattini da morte sicura. Esce di casa per gettare i rifiuti negli appositi cassonetti della raccolta differenziata, apre quello del vetro e sente uscire dal bidone  una sequenza ininterrotta di lamenti acutissimi, uno dopo l’altro. Disperati. Apre la busta e all’interno trova due gattini ancora in vita. Rintraccia e quindi corre dal veterinario. Alla fine l’impresa riesce. I gattini sono sani e salvi e ora hanno trovato casa proprio da questa signora. L’episodio, accaduto qualche giorno fa, che incrocia la brutalità di alcuni e la generosità di altri, è successo nel Comune di Acqualagna. E oggi la signora ci ha contattato, dopo che la salute dei mici è buona. Lo ha fatto soprattutto per diffondere un messaggio: “Un gesto – racconta – che si descrive con una sola parola: vergogna. Una realtà agghiacciante e vergognosa nonostante tutti i spot pubblicitari e le trasmissioni fatte per la salvaguardia degli animali di compagnia. Trovare gattini appena nati gettati nei cassonetti pieni di rifiuti e all’interno di buste di plastica può solamente dimostrare la crudeltà di un simile gesto”.

Guido Giovagnoli

Per approfondire…

A5_per_adesivoLa Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione degli animali da compagnia, operativa anche in Italia a partire dal 1 novembre 2011 dice “Nessuno causerà inutilmente dolori, sofferenze o angosce ad un animale da com­pagnia, nessuno deve abbandonare un animale da compagnia“.
Cosa fare quando si intende segnalare un caso di maltrattamento? Chiunque, che sia privato cittadino o un’associazione, può rivolgersi ad un qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili Urbani, etc…) segnalando uno dei casi di illeciti e richiedendo un intervento per accertare il reato ed impedire che questi venga portato ad ulteriori conseguenze.
L’episodio dei gattini di Acqualagna fortunatamente ha avuto un lieto fine, ma quanti sono i cani e i gatti che non hanno la fortuna di incontrare una signora in gamba come la protagonista della nostra storia? Purtroppo molti sono quelli che finiscono in un cassonetto, vengono gettati nei fiumi o subiscono un destino anche peggiore…perchè? A volte semplicemente per pura cattiveria ma altre volte per ignoranza, perchè accogliere e allevare in casa propria un animale ha un costo, comporta spese che non tutti, specie in tempi di crisi, si possono permettere e allora si ricorre all’abbandono, senza però sapere che esistono luoghi in cui questi animali possono essere accolti, curati e messi in condizione di trovare una nuova casa. Sono i canili/gattili, molto spesso affidati a volontari, che si dedicano alla difesa e alla protezione di qualsiasi animale in difficoltà, che cercano di porre un rimedio al fenomeno del randagismo e si adoperano per trovare una casa accogliente per i loro piccoli ospiti; basta dare un occhio su internet per scoprire che esistono molte strutture del genere. Lo scopo ultimo di questi centri è in effetti quello di favorire l’adozione degli animali, perchè specialmente nel caso dei canili, questi rappresentano solo un “parcheggio” a vita per i cani, spesso abbandonati come “cose” vecchie da buttare via, quando ormai sono “inservibili” perchè vecchi e malati o troppo impegnativi. Perciò nei canili si respira l’odore della solitudine, della sofferenza, della paura, della disperazione di animali rifiutati dagli uomini, cani spesso senza speranza di una vita migliore.
Sul sito di una di queste, che ha sede a Pergola, “Gli amici di Pluto e Silvestro” si legge “Vogliamo portare avanti la realizzazione di un ricovero di prima accoglienza per cani e poi per gatti in modo da tenere gli animali smarriti, abbandonati o feriti sul territorio del nostro Comune. Vogliamo fare una campagna per l’adozione dei cani …. Sono TROPPI. Adottare un cane non costa niente. E’ necessario perché altrimenti, i Comuni continuano a pagare con i vostri soldi degli animali, che non vengono mai adottati, e gli unici che ci vanno di mezzo sono proprio i cani che hanno davanti a se soltanto anni di gabbia, di galera, di sopravvivenza“. E questa è purtroppo un’amara verità.
Sul sito Fidomicio, portale della provincia di Ancona, è possibile consultare la mappa dei vari comuni e conoscere qual è il canile utilizzato dal proprio comune di appartenenza: chiunque volesse adottare un cane può consultare le schede redatte da ogni canile e poi andare a conoscere i pelosi a quattro zampe.
I cani provenienti da Sassoferrato, Fabriano, Arcevia, Genga. I cani del canile di Cagli.
Chi vi scrive è di parte sull’argomento, perchè due anni fa ha letto negli occhi di un cucciolo la disperazione e la paura nei confronti degli uomini, di quegli esseri umani che dopo averlo maltrattato gli avevano fatto credere che la sua vita, iniziata vicino ad un cassonetto, fosse destinata a finire nel perimetro delle quattro mura del canile a cui stava per essere destinato; è bastato uno sguardo e la sua vita e la mia sono cambiate per sempre…perchè un cane ti cambia la vita! E se non potete capire quanto vi dico, spero per voi che prima o poi possiate capire, e vi invito a dare un occhio ai tanti cani che aspettano solo di cambiare anche la vostra di  vita.
Perciò se trovate un animale, pensateci bene, prima di gettarlo in un cassonetto…quello che voi state buttando potrebbe fare la felicità di qualcun altro: DATEGLI UNA POSSIBILITÀ.

Jolly prima dell'adozione

Jolly prima dell’adozione

Jolly dopo l'adozione

Jolly dopo l’adozione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco di seguito i link di alcune di queste strutture nel nostro territorio:
Oasi felina di Urbino
Gattile di Pergola

Pamela Damiani

Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà
(Emile Zola)

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