Il nostro cinema Paradiso

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DSCN6140Pergola – Più volte  si è parlato  dell’ imminente riapertura del cinema Capitol, chiuso da qualche anno per i lavori di restauro dei locali dell’ex seminario collegati direttamente alla sala cinematografica.  Ma, dopo che i lavori nei locali adiacenti sono stati completati, la situazione di quella che dovrebbe diventare una moderna sala cinematografica è di completo degrado.  Il recupero e la riapertura del cinema NON dipendono  dall’amministrazione comunale, ma due anni fa erano stati affissi dei manifesti da parte del Comune in cui si comunicava che un imprenditore si rendDSCN6141eva disponibile a fare l’investimento anche grazie all’interessamento del sindaco. Addirittura venivano indicate le possibili date della riapertura (Natale 2013 o Pasqua 2014). Poi sono arrivate le elezioni comunali e anche la riapertura del cinema è diventata oggetto di polemica tra le due liste in competizione, quella dell’amministrazione comunale  (“Pergola nel cuore”) e la lista civica di opposizione (“Pergola Unita”) con scambio reciproco di accuse. Da una parte “Pergola Unita” accusava l’amministrazione di fare solo propaganda ma di  non avere niente in mano che garantisse la riapertura; dall’altra “Pergola nel cuore” accusava “Pergola Unita” di scoraggiare l’imprenditore costruendo una polemica inutile.  Chiunque abbia ragione, resta il fatto che con le attuali condizioni dell’edificio e le alternative sempre più numerose alle sale cinematografiche, l’eventuale investimento  appare sempre più un rischio e più trascorre il tempo, meno probabilità ci sono che il cinema venga riaperto.

Giuseppe Milito

… Riflessioni sul cinema nelle Marche.. ed in Toscana

06-22-warner-SPO2Il mondo è cambiato e il mercato del grande schermo è cambiato. Adesso ci sono le multisale, le proiezioni in 3D, e vivere l’emozione del cinema passa anche attraverso lo streaming  con il cellulare od il tablet. Un’evoluzione che fa strage di monosale, di cineclub, di circoli cinematografici e fa spazio a mega centri multisale che come afferma l’ARCI – UCCA  della Toscana , che non è un grido di guerra ma l’ acronimo per Unione Circoli Cinematografici ARCI, hanno è vero “decisamente fatto aumentare la vendita di Pop Corn ma non necessariamente quella dei  biglietti”.

A caso prendiamo allora due regioni. Le Marche e la Toscana, per vedere come la politica regionale è corsa in soccorso di questa strage.

06-22-04-SPO0014Già nel  2009, la regione Marche è partita a difesa dei piccoli cinema promulgando una legge  sulle Attività cinematografiche. A dicembre 2012, la situazione del piccolo cinema nelle Marche era pertanto il seguente: “Negli ultimi 3 anni – dichiarava  l’assessore alla Cultura Pietro Marcolinigovernance Spacca II a dicembre 2012 – non solo non sono stati tagliati i fondi alla Cultura, ma nel settore del Cinema sono stati incrementati quelli per le sale che programmano film d’essai e che hanno le caratteristiche di essere monosale, multisala fino a 3 schermi e collocate nei centri storici, con priorità per quelli fino a 5.000 abitanti. In tutto sono 41 le sale che, avendo queste caratteristiche, sono state dotate di un contributo, per un totale di 120.000 euro, che per molte di esse ha garantito la stessa sopravvivenza. Anche i circuiti regionali del cinema di qualità e i maggiori Festival e Rassegne, dalla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro al Festival del cinema documentario Premio Libero Bizzarri a Corto Dorico hanno avuto nel 2012 il sostegno della Regione per un totale di 198.000 euro. Uno sforzo a tutto campo, quindi, per continuare ad affermare nella nostra regione la forte valenza culturale e sociale del cinema e dell’audiovisivo: ingiustamente penalizzata dal Mibac, che ha azzerato il contributo alla quasi totalità dei soggetti coinvolti, la Regione Marche ha infatti garantito il mantenimento delle risorse per imprese innovative e sociali nel settore della cultura. Si segnala, infine, anche la novità del bando per la digitalizzazione delle sale cinematografiche che sarà emanato a inizio 2013 e che, avvalendosi anche di fondi assegnati dall’assessorato all’Industria, vedrà una dotazione di circa un milione di euro, potrà permettere e incrementare la necessaria innovazione tecnologica” .

Pavimento-effetto-pietra_Multisala-Multiplex_Prato_Ceramiche-Coem_Travertino-Romano-al-Verso-870x435I Toscani però si sono mossi diversamente.  Per  l’Unione Circoli Cinematografici ARCI,  la chiusura dei piccoli cinema monosale fa emergere una gravità sociale e culturale. E dunque ritiene  “assolutamente necessario continuare ad impegnarsi politicamente insieme alle Amministrazioni Comunali, alla Regione Toscana, impedendo nelle modifiche dei piani urbanistici la nascita di nuovi complessi multisale e sollecitando al contrario la scelta di sostenere le vecchie monosale impedendone la  chiusura”. Chiede che “i Circoli del Cinema e i Cineclub siano sostenuti nella loro attività perché fanno la storia del cinema in Toscana”.  E sostiene la giunta regionale “per la volontà manifestata di reinserire il parametro delle distanze come rimedio necessario  alle forzature pro-multiplex operate dalla precedente Giunta”.

Tra elemosima e sostegno e legge urbanistica contro il consumo del territorio, forse è anche così che si riesce a lasciare vita nei nostri centri storici.

Véronique Angeletti

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