Un gioiello in mezzo al traffico con affreschi sconosciuti

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PalazzoloPergola – La si visita poco la cappella dell’Ascensione al Palazzolo. Si trova lungo il viale che da Pergola conduce a Fabriano e contiene degli splendidi affreschi, in un primo tempo attribuiti a Raffaello e poi a Lorenzo D’Alessandro. Una lunghissima contesa tra il Comune di Pergola e un privato per l’uso dell’edificio e la posizione in cui si trova, in mezzo al traffico e senza un parcheggio vicino, fanno che questi affreschi rimangono purtroppo poco conosciuti. Nelle poche occasioni in cui è stata aperta al pubblico c’è sempre stato il rischio di qualche incidente. Il marciapiede finisce proprio vicino alla chiesetta e per entrare si deve necessariamente scendere in strada. La cappella venne edificata verso la metà del Quattrocento ed è dominata sulla parte di fondo dell’Ascensione di Cristo. Ai lati San Secondo, patrono di Pergola con in mano il modello della città, e San Sebastiano con in mano una freccia e un pugnale, a difesa dalle calamità. Nella parte destra è affrescata con la Trinità, la Madonna col Bambino e l’Annunciazione. Nella parete di sinistra le pitture sono scomparse totalmente. Secondo Luigi Nicoletti, autore di una dettagliatissima storia di Pergola, nei secoli scorsi davanti alla cappella sorgeva il Palatio de Plano, la sede in cui il podestà amministrava la giustizia. Da questo deriverebbe il nome Palazzolo rimasto alla vicina chiesa dell’Ascensione.

Giuseppe Milito

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