Trovato oro a Venatura

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piaggiasecca-sassoferratoSassoferrato – Miniere d’oro nelle vene di Venatura. Con un comunicato congiunto l’istituto di geologia applicata dell’università di Berlino e dell’università dell’Iowa hanno confermato che i tre campioni prelevati ad agosto scorso nelle campagne della piccola frazione di Venatura hanno dato risultati positivi. L’oro si trova in quantità ingente proprio nello strato di arenaria bianca vetrosa, pietra specifica di Sassoferrato, sulla quale riposa il paese. In media sarebbero presenti 900 gr di argento e 700 gr di oro per tonnellate di roccia.

In this photo taken Thursday, Dec. 13, 2012, miner Keith Emerald uses a pneumatic drill to drill holes that will be packed with explosives to blast into the sold rock wall at the Sutter Gold Mining Co's mines near in Sutter Creek, Calif. The company announced Monday, Dec. 17, 2012, that it poured its first gold as it prepared to begin the first large scale Sierra Nevada underground gold mining in a half century. LaPresse18-12-2012esteriCalifornia, la Miniera d'Oro di Sutter Creek

Che Sassoferrato avesse un tesoro sotto terra non costituisce una novità. Secondo il sudafricano M. K. Neso, storico del team internazionale di ricercatori, il nome stesso del paese indica che il metallo fa parte della sua roccia. “L’oro di Sassoferrato appartiene al nostro patrimonio geologico – conferma il geologo cagliese Alberto Ferretti che, nel suo libro “Le vene del ferro, del rame, dell’argento e dell’oro” racconta che nel 1882 in un terreno di proprietà dei fratelli Cozzi presso il Colle di Colmarone fu rinvenuta una roccia abbastanza estesa contenente oro ed argento in proporzione assai apprezzabile“. Oro – si sa – che fu rinvenuto di nuovo nel 1942 in un’altra formazione rocciosa di cui la Montecatini, che sfruttava la miniera di zolfo di Cabernardi, non volle mai rivelare l’origine.

imagesSecondo il professore Otto v. Bleff dell’istituto di geologia applicata dell’università di Berlino e il professore J.T. Freg dell’Università dell’Iowa il giacimento sarebbe importante e con le nuove tecnologie si potrebbe ricavare il prezioso metallo trivellando semplicemente il suolo in determinati punti. La sua equipe finanziata dalla De Beers van Antwerpen non intende però per il momento proseguire. Le squadre sono in attesa dell’esito referendario del 17 aprile sugli idrocarburi. Nel caso qualcuno facesse di tutta l’erba un fascio.

In allarme ovviamente la protezione civile sentinate. Per il momento dal palazzo comunale non ci sono commenti. Il sindaco Ugo Pesciarelli aspetta pareri per individuare se l’autorizzazione sia di competenza regionale e dunque si misuri con la valutazione d’impatto ambientale oppure entri in gioco il decreto Sblocca Italia e dunque sia sufficiente la Pas.

Intanto per organizzare l’ospitalità e il ristoro della marea di cercatori d’oro che invaderanno le nostre colline, il Consorzio Frasassi, forte della sua esperienza nel gestire i flussi, spinge dopo quasi cinquanta anni verso la creazione di  un centro di prenotazione unico con gli altri comuni. Cup che – secondo il Presidente delle Marche Luca Ceriscioli – tutto sommato potrebbe soddisfare chi ha voglia di una sanità più vicina.

E mentre Trenitalia spera che a nessuno venga in mente di riattivare la Ferrovia Fabriano-Pergola e per accertarsene ha assunto tre sicari per rintracciare l’ex assessore della comunità montana Gianni Pesciarelli, attivista del comitato del Sì alla ferrovia e del Sì alla Pedemontana, le ferramenta del comprensorio si attrezzano e mercerie e fiorai chiedono di estendere i codici di attività delle loro partite iva. Segnalati fermenti sul lato Bellisio, zona raffineria, dove si studia per riconvertire le vecchie linee dei pani di giallo zolfo in lingotti d’oro. Infine  voci bene informate sostengono che sul piano nazionale degli sportelli bancari, sono apparse tre agenzie a Monterosso Stazione. Una richiesta da Banca Marche, una da Banca Etruria ed un’altra dalla Lehman-Brothers.

Buon Primo aprile a tutti…

Véronique Angeletti@civetta.tv

Un grazie speciale per l’unica fonte vera: il libro di  Alberto Ferretti, Le vene del ferro, del rame, dell’argento e dell’oro, antiche ricerche minerarie tra Marche e Umbria, Ernesto Paleani Editore, 193 p., 2005 dove si parla a pagina 100 e 108 dell’oro di Sassoferrato e nelle altre pagine dell’oro del Monte Nerone, Acuto, Cucco e anche di quello della Gola del Furlo.

 

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